Comando, Leadership, Management. Queste funzioni possono convivere in un unico professionista?
Comando vs Leadership vs Management. Nel 1977, Abraham Zaleznik, docente alla Harvard Business School, scrisse un articolo sulla rivista Harvard Businness Review che si intitolava: “Manager e Leader: sono diversi?”.
Risposta affermativa. Ma Zaleznik si spingeva oltre: non solo Management e Leadership sono ruoli diversi, ma Manager e Leader appartengono a tipologie di persone differenti.
Una tesi degna di nota, sui cui riflettere.
Per Zaleznik:
- il Manager è un amministratore che, con raziocinio e controllo, unito ad un atteggiamento freddo e impersonale al limite della passività, si destreggia per il raggiungimento degli obiettivi, facendo accettare soluzioni sempre bilanciate, tra opposte visioni.
- Il Leader tollera il “caos” e il rischio. E’ attivo. Tende costantemente allo sviluppo di nuove idee e progetti, anzichè riciclare ciò che è già stato sperimentato. È aperto e cerca sempre di condividere le sue idee con gli altri, tramite una sorta di “eccitamento” verso obiettivi che sono ”ideologicamente” superiori. Accetta -e perfino lo cerca- il confronto, anche duro.
La conclusione di Zeleznik?
Le imprese hanno sempre più bisogno di Leader che di Manager, soprattutto nei periodi di veloci cambiamenti.
Una tesi di 10 anni fa. Ma è ancora cosi? Esistono anche altri stili o metodi per raggiungere gli obiettivi della propria azienda, coinvolgendo e guidando i propri uomini?
L’ESPERIENZA DELLA UNITED AIRLINES
La Compagnia Aerea United Airlines è stata la prima compagnia del Settore Aeronautico Civile ad interessarsi ad una nuova Scienza, il Crew Resource Management (CRM). La scienza che avrebbe successivamente creato le condizioni per rendere l’aereo il mezzo di trasporto piu sicuro al mondo,
Nel 1981 la United Airlines decise di modificare il programma di formazione e addestramento del proprio personale trasformandone il nome da CRM (Crew Resource Management) a CLM: Command Leadership, Management. Perché?
Una delle tesi più accreditate: la United Airlines intendeva sottolineare l’importanza del Comandante nel ruolo di ultimo decisore e titolare finale della responsabilitá della Sicurezza del Volo, soprattutto nelle situazioni ad alto stress e alto carico di lavoro.
Cosi facendo, la United Airlines intendeva rendere maggiormente consapevoli i componenti dell’equipaggio circa i ruoli e le responsabilità che dovevano ricoprire nel corso della loro attività operativa.
Passando da CRM a CLM la United Airlines, analogamente a quanto accade nel mondo militare (che da più di duemila anni studia e pratica la migliore modalità di raggiungere gli obiettivi), pare abbia voluto rivalutare il concetto di COMANDO, prendendo le distanze dalle linee di pensiero che, in particolare dagli anni ’60, attribuivano al termine “comando” una connotazione fortemente negativa.
La svalutazione del termine “Comando” (associato all’idea di micro-management autoritario) è avvenuta anche nel mondo degli affari. E questo ha generato un paradosso: nel settore aziendale, notoriamente amante del controllo, dare una connotazione negativa al “Comando e Controllo” significa commettere un grave errore. Rinunciare ad adottare in ambito aziendale la la filosofia del comando equivale a gettare il bambino con l’acqua sporca. Rinunciare ad utilizzare la parola comando non può cambiare la realtà dei fatti – e i fatti attestano che in azienda è indispensabile la presenza di una adeguata linea di comando.
IL COMANDO E LE RESPONSABILITÀ DEL COMANDANTE
Cosa significa Comando?
La NATO definisce il Comando come l’Autorità con la quale viene investito un individuo allo scopo di consentirgli la direzione, il coordinamento ed il controllo delle forze militari messe a sua disposizione.
Ma coordinamento e controllo non sono forse anche tipici del Management?
Per Comando si intende quindi il potere concesso a qualcuno da parte di una entità esterna (normalmente sovraordinata) che con un atto ufficiale gli conferisce:
- diritti
- autorità
- doveri
- responsabilità
Incarichi e incombenze possono essere delegati o condivisi, ma non cosi la la responsabilità per il raggiungimento del risultato finale, che resta sempre e solamente a carico del Comandante (Comando).
In questo quadro
la funzione di Comando è in effetti un qualcosa di inevitabile e necessario, analogamente a quanto accade nel settore aziendale.
Cosi accade nel mondo militare, ma cosi succede anche nel mondo degli affari.
Il Comando si configura come una esigenza primaria e deve essere portata in essere.
La questione deve perciò essere affrontata nel modo più corretto e completo possibile.
Non accettare il termine “Comando” (inteso come funzione fondamentale per il conseguimento degli obiettivi e per questo legata intimamente al concetto di responsabilità) solo perché “non di moda” e utilizzare al suo posto un’altra espressione, come “leadership” o “management”, sarebbe non solo profondamente sconveniente ma anche intimamente errato.
LA “TRINITÁ”
Cosa rappresentano allora il Comando, la Leadership, il Management?
Quali sono le caratteristiche di questa che potremmo definire come una specie di “trinità”?
- Comando. Autorità, responsabilità e dovere di direzione
Il Comando è una funzione principalmente intellettuale. Concerne la “direzione” strategica da seguire, tenendo conto degli obiettivi affidati, dell’ambiente nel quale si opera e della capacità della propria organizzazione. I compiti e le responsabilità di un Comandante continuano poi con la comunicazione dei propri intenti e delle modalità con le quali intende che l’organizzazione agisca per il conseguimento degli obiettivi.
- Leadership. Convincere le persone a raggiungere gli obiettivi
La Leadership è un’attività sostanzialmente morale e emotiva. Il lavoro di un Leader è quello di motivare e ispirare i propri collaboratori e dipendenti in modo che siano disposti ad andare nella direzione voluta ed eseguire i propri compiti nel migliore dei modi. I Leader devono bilanciare la loro attenzione tra la definizione e il raggiungimento dei compiti specifici, la costruzione e il mantenimento del Team, la valorizzazione degli individui che ne fanno parte.
Se il Leader trascura:
. il Team, questo può disintegrarsi.
. I compiti, questi potrebbero non essere raggiunti.
. L’individuo, questo può disaffezionarsi.
In estrema sintesi il Leader, indipendentemente dal proprio carattere, deve sempre mantenere un costante un equilibrio tra queste esigenze essenziali.
- Management. Organizzazione e controllo risorse per il raggiungimento degli obiettivi.
Management ha a che fare con il provvedere e controllare il complesso delle attività direzionali, di gestione e organizzazione dell’azienda. E’ meno concettuale della funzione di “Comando” ed è più orientato alla distribuzione degli item: smistamento, organizzazione e controllo delle risorse.
Gestire (Management) significa comprendere gli obiettivi, risolvere i problemi e creare dei processi che consentano un’organizzazione efficiente.
In quest’ottica, Comando, Leadership e Management si configurano come elementi indissolubili di una “trinità“ che si esplicita nel raggiungimento della massima efficacia ed efficienza, in un contesto sereno e trasparente.
Ció che è importante tenere a mente, è che:
- non esiste un elemento più importanti di altri
- la “trinità” descrive atteggiamenti e tipi di approccio, non descrive tipologie di persone.
Sebbene la “trinità” non definisca tipologie di persone diverse, definisce diverse capacità o abilità o competenze, sottolineando che la capacità di padroneggiare queste funzioni può variare da persona a persona.
LA “TRINITÀ” NELLA REALTÀ DEL XXI SECOLO
Le sfide del mondo odierno richiedono una poliedricità professionale assoluta delle funzioni direttive.
Tutte le Organizzazioni (ivi incluso il mondo Aziendale, Industriale, Militare, ecc.) hanno bisogno di Comando, Leadership e Management, perché ci sono responsabilità, autorità, necessità di motivazione, di gestione. Questo vale in ogni realtà produttiva, che sia di beni materiali, che immateriali, che di Sicurezza.
Manager, Dirigenti, Comandanti, CEO, Imprenditori… tutti al giorno d’oggi devono essere consapevoli che le sfide del “mercato” più o meno globalizzato, obbligano il professionista ad essere preparato e competente non solo tecnicamente nel suo settore di lavoro, ma anche “non tecnicamente”, agendo e comportandosi in maniera adeguata, rispondendo velocemente e con naturalezza alla realtà circostante.
Essere consapevoli di questo, del proprio ruolo all ‘interno della propria organizzazione e del mondo che ci circonda, sapendo come/cosa fare a seconda delle sfide e dell’ambiente nel quale operiamo, è una condizione assolutamente essenziale per avere successo.
La consapevolezza si può “imparare”?
Si possono apprendere il Comando, la Leadership e il Management?
Assolutamente sì. Non solo è auspicabile, ma è sempre piú essenziale.
Ció che si può affermare è che questa “trinità” definisce sempre più il lavoro del Dirigente, del Manager, del CEO, del COO, del FD, cosi come dell’Ufficiale delle Forze Armate. C’è bisogno di parlare senza falsi pudori o timori di violare l’etichetta, di Comando. Così come di Leadership e di Management, e abbiamo bisogno di una parola che definisca questo connubio.
Quella che potrebbe probabilmente essere utilizzata è: “Direzione”.
In ogni caso, comunque la si definisca, è importante essere consapevoli che l’arte di impostare la “Direzione“ è ció che serve maggiormente per poter diventare un professionista efficace e moderno, inserito a pieno titolo nel mercato e nel mondo degli affari.
E’ una sfida difficile?
Forse si, ma come diceva Nelson Mandela…
it always seems impossibile until it’s done
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