Business Coaching. Il coaching Aziendale

Business coaching? Che cos’è?

Classicamente il termine “coaching” viene associato al settore sportivo e può essere sorprendente sentir parlare di “business coaching” in riferimento alla dimensione aziendale.

Il coaching in azienda può essere altrettanto importante che nello sport, anche se l’approccio è sicuramente diverso. I coach sportivi usano sopratutto uno stile istruttivo mentre, al contrario, la discussione e la riflessione sono spesso più importanti nel business coaching.

Nella realtà dei fatti, il business coaching esiste da molto tempo. Nel XVII secolo, lo statista francese Cardinale Richelieu faceva molto affidamento sui consigli di padre François Leclerc du Tremblay, conosciuto come l’eminenza grigia francese (appellativo derivato dal colore grigio della tonaca). Alla medesima stregua del cardinale francese, molti dirigenti d’azienda hanno oggi le loro eminenze grigie, i loro consiglieri. Ma non si tratta di monaci legati ad un voto di povertà. Di solito sono definiti come “executive coach” e possono giocare un ruolo chiave nello sviluppo di una azienda e delle sue risorse umane. Il business coaching come strumento di formazione e viatico al miglioramento delle performance e della redditività continua a guadagnare credibilità.

MA COSA COMPORTA ESATTAMENTE IL BUSINESS COACHING NEL CONTESTO LAVORATIVO, E QUANDO PUO’ ESSERE UTILE? E CHE COSA CI SI DEVE ASPETTARE DA UN COACH EFFICACE?

Un progetto di business coaching può richiedere grande impegno, sia per l’azienda che per il manager; ma sono numerosi i casi in cui può essere il modo migliore di aiutare le persone a sviluppare le loro capacità e ad acquisire nuovi skill. A titolo di esempio, il business coaching è probabilmente il modo ideale per preparare un manager ad affrontare la sua prima posizione di responsabilità, o in previsione di un innalzamento di livello del management, là dove competenze nuove saranno fondamentali per una performance efficace.

E’ questo uno dei motivi per i quali con sempre maggior frequenza avviene che i singoli manager intraprendano un progetto di business coaching su base privata, a proprie spese. Questo può essere un valido strumento per pianificare e gestire la propria carriera e per rafforzare  competenze manageriali chiave nelle quali il manager percepisce di avere carenze o lacune.

Il business coaching è tipicamente una situazione “one-to-one” e assume la forma di una serie di incontri personali tra il coach ed il manager. L’obiettivo primario è quello di aiutare il manager ad esplorare i suoi obiettivi ed ambizioni e a definire i passi necessari per la loro realizzazione. Mediamente i progetti di coaching durano tra i sei ed i dodici mesi, con sessioni ogni due settimane o su base mensile.

In larga prevalenza il business coaching è effettuato da persone qualificate esterne all’azienda. Questo approccio può apparire a prima vista più impegnativo dal punto di visto economico rispetto ad altri approcci di formazione manageriale ma il ritorno sull’investimento è regolarmente più elevato – e il business coaching si sottrae in tal caso alle interferenze emotive e psicologiche connesse ad un coaching effettuato all’interno delle mura dell’azienda.

FATTORI CHIAVE DEL BUSINESS COACHING: IL MANAGER E IL LEADER

Un fattore chiave è il livello di motivazione del manager e la sua volontà di cambiare: i manager che ottengono il massimo del coaching hanno un forte desiderio di imparare e crescere. I coach possono avere esperienze e background diversi, ma è importante che abbiano un track record documentato dal loro portfolio clienti e una adeguata certificazione personale. E’ anche importante che il manager abbia un buon feeling con il coach: la relazione giusta è assolutamente cruciale per il successo di una esperienza di business coaching. Senza di essa, la fiducia necessaria non si svilupperà. I coach non dovrebbero essere ingaggiati soltanto in base al loro curriculum, senza valutare gli aspetti empatici e di personalità, e la specifica attitudine a lavorare con quel preciso manager. I leader all’interno della società possono talvolta essere dei coach efficaci, ma potrebbero avere degli orizzonti più ristretti ed essere maggiormente soggetti a condizionamenti ambientali rispetto ad un coach esterno; non è sempre facile inoltre separare il loro ruolo di coach dal loro ruolo connesso alla gestione operativa.

BUSINESS COACHING: LE DOMANDE IMPORTANTI

Di seguito sono riportati alcuni esempi di domande per le quali il business coaching rappresenta probabilmente il modo migliore per ottenere risposte adeguate

• In quale direzione desidero far proseguire la mia carriera all’interno dell’organizzazione?
• Di quali competenze ho bisogno per crescere ulteriormente?
• Quale è l’approccio migliore per far crescere la mia consapevolezza?
• Come posso delegare efficacemente ad ogni membro della mia squadra?
• Come posso organizzare meglio il mio tempo?
• Come faccio a individuare le vere priorità tra i miei molti compiti?
• Come posso ridurre lo stress nel mio lavoro?
• Come posso migliorare il mio rapporto con un collega o con un superiore?
• Come posso ottenere un migliore equilibrio tra vita lavorativa e vita familiare?

Il business coaching può avere successo solo se il manager riesce a sviscerare tutti gli aspetti di una problematica. I coach non sono generalmente ingaggiati per affrontare le questioni della vita personale del manager, ma il più delle volte le questioni private vengono fuori. Il lavoro del coach è quello di porre le domande giuste al momento giusto e, in maniera socratica, guidare il manager verso l’individuazione delle risposte più appropriate.

Una sessione di business coaching proficua dovrebbe essere uno scambio franco ed aperto tra coach e manager senza seguire un agenda dettagliata. Tuttavia, il progetto complessivo e ogni singola sessione devono avere obiettivi chiari. Inoltre, è fondamentale fissare all’inizio del progetto i criteri in base ai quali si misurerà il successo del progetto.