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Leadership e Teamwork

LEADERSHIP – DAL “CIELO” IL DECALOGO DEL BUON LEADER

Leadership e Teamwork. Ho fatto parte per 10 anni della Pattuglia Acrobatica Nazionale – Frecce Tricolori. Sono stato Leader della formazione in volo e Comandante dell’intero Gruppo. All’interno dell’Aeronautica Militare, ho ricoperto il ruolo di Comandante del Reparto Sperimentale di Volo e altri incarichi dirigenziali.

 

E’ importante per te diventare un leader? Ti piacerebbe conoscere le 10 cose fondamentali sulla leadership che ho imparato nel mio lavoro?

Se avrai voglia di continuare a leggere ti spiegherò le 10 regole fondamentali della leadership, così come io stesso le ho sperimentate nel corso della mia vita.  Nel frattempo però, permettimi di fare una breve premessa.

 

Ti sei mai chiesto:

  • perché in questi ultimi anni questi termini appaiono cosi spesso nei media, quasi a diventare un mantra mediatico?
  • Perché attualmente i concetti di  Leadership e Teamwork sono alla base dei principi organizzativi delle aziende che operano sul mercato?
  • Perché, nel panorama della formazione del personale, si trovano cosi tante proposte che hanno a che fare con la Leadership e il Team?

 

Esistono molti modi naturalmente per dare una risposta a queste domande. La risposta che personalmente ritengo più aderente alla realtà di oggi è che in tempi cosiddetti difficili, ove:

  • ogni risorsa, ogni energia deve essere utilizzata al meglio
  • tutto deve essere razionalizzato e ottimizzato
  • ogni scarto, concreto o immateriale, deve essere eliminato
  • le crisi e le situazioni stressanti  da affrontare e superare si ripetono con una continuità impressionante

ecco che nasce l’esigenza imperante, nelle aziende, nelle società e nelle organizzazioni di utilizzare al meglio la risorsa principale e più preziosa di cui si può disporre: l’uomo.

Solo l’uomo, con le sue caratteristiche e capacità, la sua flessibilità  e adattabilità ad ogni situazione, può riuscire a superare questi momenti difficili.

 

ERRARE UMANUM EST

Ma l’uomo, come ben ci ha insegnato la sua storia plurimillenaria, ha anche una caratteristica che lo contraddistingue: la sua fallibilità e limitatezza.

In questo quadro, proprio per limitare al massimo gli errori che può commettere e per valorizzare al massimo le sue enormi potenzialità, la risposta più efficace e al contempo più efficiente che può essere data è di farlo lavorare insieme ad altri suoi simili.

Nella sinergia del Team infatti la fallibilità si riduce notevolmente, specie se vengono utilizzati alcuni strumenti  tipicamente “non tecnici” come ad esempio il Briefing, il Debriefing, la Checklist.

Per lavorare in Team  l’uomo ha però bisogno di essere indirizzato nel modo corretto e guidato nel modo più giusto.

 

LEADERSHIP: IMPOSSIBILE FARNE A MENO

L’uomo certamente è un animale sociale: ma non è stato “progettato e pensato” per lavorare insieme agli altri.

Nel momento in cui si costituiscono in team, gli esseri umani hanno bisogno di un Leader che li conduca, con una Leadership sapiente ed efficace, verso gli obiettivi da raggiungere.

Facile vero? Ebbene, non lo è.

I processi e le funzioni connesse alla  Leadership non sono di facile attuazione. In particolare  in un mondo nel quale la tecnica e la tecnologia hanno assunto ruoli sempre più importanti e influenti nel processo di sviluppo e dove, ancora oggi, in alcune realtà  persiste la cultura imperante del secolo scorso, che voleva fossero le “macchine” a risolvere, con la loro velocità e precisione di calcolo, ogni problema.

 

MA CHE COSA E’ LA LEADERSHIP?

Leadership e lavoro in Team dunque.

Ma come, in che termini, in che modo?

Forse sarebbe il caso di porsi inizialmente la domanda:

Cos’è la Leadership?

La mia esperienza lavorativa mi suggerisce una risposta. Ho lavorato per anni in Aeronautica Militare e successivamente nell’Aviazione Civile. Sono realtà nelle quali la sintesi e la concretezza sono un must. Talvolta la condizione stessa della sicurezza, e della sopravvivenza. Una condizione ineludibile per poter operare efficacemente. Sono giunto a formulare una definizione di Leadership che mi pare molto coerente e congrua con la realtà di tutti i giorni:

 “La Leadership è la capacità di un individuo di influenzare il comportamento di altri, in un periodo di tempo limitato”.

Una definizione molto semplice e pragmatica, ma che riflette in maniera molto efficace il risultato che la Leadership si pone come obiettivo.

Semplice a dirsi, estremamente difficile a farsi.

E allora:

  • come portare avanti questo tipo di conduzione o gestione dei propri colleghi “subordinati”?
  • In che termini deve essere espressa la Leadership nei confronti dei propri “Follower”?
  • Quali possono essere le qualità  “minime” che un Leader deve possedere per risultare un buon Leader?

Prima di tutto credo sia il caso di sottolineare che, a parte singole e comunque rare eccezioni:

Leader si può diventare, non si nasce!

Detto questo, la prima caratteristica che personalmente ritengo un Leader deve possedere è quella di…. Essere (o essere stato) un buon Follower.

 

PER DIVENTARE LEADER: SILENZIO, ASCOLTO, RICORDO

 

Ho trascorso nella mia esperienza lavorativa dieci anni nelle Frecce Tricolori.

Sei anni dei quali come  “semplice” Gregario (Follower) nella formazione acrobatica di 10 velivoli. Nei successivi quattro anni sono stato  Leader in volo  della formazione acrobatica, e poi Comandante di un Reparto composto da circa 100 uomini: piloti, ingegneri e tecnici altamente specializzati.

Il consiglio che mi è stato più utile nei miei anni di Leadership?

 E’ stato quello che mi diede il mio primo Comandante, appena varcata la soglia, da giovane pilota, di questo Reparto straordinario. Ricordo ancora le sue parole:

“La cosa che ti consiglio di fare in questo tuo primo anno in questo Gruppo di volo cosi particolare è: osservare, ascoltare e soprattutto ricordare. Vedrai che verrà il momento in cui questi ricordi ti verranno utili”.

Quante volte, da Follower, abbiamo pensato ai nostri Leader come autoreferenti, insensibili, distaccati. Quante volte abbiamo sentito dire “eppure era uno di noi, viveva i nostri problemi, le nostre angosce, le nostre difficoltà. Ora invece…”.

E’ facile essere Leader sulla carta, guardarsi allo specchio e ripeterselo.

Oppure dedurre la nostra autorevolezza dal sorriso compiacente di quanti per contratto ridono alle nostre battute.  Privi di consapevolezza di come mutano le espressioni quando voltiamo loro le spalle.

La buona Leadership non dimentica mai l’esperienza passata “dall’altra parte”. Ne fa anzi un cardine e una stella polare. Condizione di crescita personale e di rapporto empatico con i propri uomini.

Ma adesso è venuto il momento. Permettimi di raccomandarti le mie 10 regole fondamentali per migliorare le tue qualità di Leadership.

 

LEADERSHIP: 10 REGOLE PER DIVENTARE UN LEADER

Il decalogo del buon Leader:

 

Leadership 1

 

Visione. Il leader deve sapere guardare in prospettiva, oltre i limiti del “tattico” e l’apparenza del convenzionale. Deve saper ascoltare le sue emozioni e le sue sensazioni, interpretandole nel tempo presente a fronte della realtà di ogni giorno, per poter delineare teatri e obiettivi da raggiungere. Deve cioè percepire e capire la situazione del team e del mercato, decodificarne i sogni e i bisogni, e agire di conseguenza.

 

 

Leadership 2

 

Credibilità. Sia tecnica, che morale ed etica. La leadership deve basarsi su fondamenta solide e affidabili. Il vero Leader deve conoscere a fondo il proprio lavoro, deve essere aggiornato e attento ai cambiamenti, interni ed esterni, man mano che questi avvengono. Deve anche essere trasparente e chiaro nei suoi pensieri e nelle azioni, mai  irriverente o inattendibile.

 

 

Leadership 3

 

Coerenza. Il leader deve saper fare ciò che afferma, e in questo deve essere d’esempio per tutti gli altri. Può essere un compito pesante e difficile talvolta, ma la solidità e fermezza nel comportamento è una leva efficacissima che può essere utilizzata nella Leadership.

 

 

Leadership 4

 

Apertura. Nel senso di disponibilità assoluta all’ascolto e al confronto schietto e autentico. Il Follower deve sentirsi ascoltato e assistito in ogni momento. Anche, se possibile, fuori dall’orario di lavoro. Il leader deve saper delegare, deve motivare, deve far “crescere” i propri collaboratori. Questo “dare” è, per il leader, un investimento strategico nella sua opera di Leadership per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

 

 

Leadership 5

Onestà. Intellettuale e materiale. Insieme all’apertura nei confronti del Follower, l’onestà è un pilastro fondamentale che genera sinergia e forza di reazione, soprattutto nei momenti di crisi o di stress. La Leadership non ha paura di ammettere la propria fallibilità cosi come di accettare una idea o soluzione che viene dal Team. Al contrario di quanto si pensi, dichiarare o accettare la segnalazione di un proprio errore o accogliere e implementare una proposta da parte dei Follower è un segno di gran forza e di coraggio, elementi che rafforzano la Leadership anziché minarla.

Dwight D. Eisenhower

 La qualità più importante in chi comanda è senza alcun dubbio l’integrità. Senza di essa non è possibile alcun successo non importa che si stia parlando di sport, di esercito o di un ufficio. Se, infatti, i suoi compagni si accorgono che è falso e che ha mentito riguardo la sua integrità, egli nelle vesti di leader fallirà. I suoi insegnamenti e le sue azioni devono quadrare gli uni con le altre e, dunque, l’integrità deve essere per lui il primo proposito.

Dwight D. Eisenhower

 

 

Leadership 6

 

Attenzione (Mindfulness). Attenzione nei confronti di quanti richiedano, sia direttamente che “tacitamente”, il nostro supporto ed aiuto. Può anche essere attiva e offerta spontaneamente. Questo rafforza enormemente il legame che tiene unito il Team e fornisce ulteriori strumenti di autorevolezza alla Leadership interna.

 

 

 

Leadership 7

 

Positività. La Leadership deve essere percepita sempre come all’altezza della situazione, anche e soprattutto nelle crisi profonde e di difficile superamento. Anche il linguaggio corporeo deve saper trasmettere forza e fiducia, consolidando e irrobustendo il Team dall’interno.

 

 

 

Leadership 8

 

Concretezza e realismo.  La politica deve rimanere fuori dal lavoro del Team. I rapporti interni devono rimanere il più possibile chiari, diretti, aperti e collaborativi, guidati dal senso pratico e dal buon senso comune.

 

 

 

Leadership 9

 

Flessibilità. La leadership non è un abito da indossare per ogni occasione. Deve adattarsi, con la giusta velocità e tempistica, alla situazione e alle esigenze interne ed esterne. In questo, la variabile del tempo a disposizione gioca una parte essenziale, condizionando il passaggio dal tipo di  Leadership “Democratica” a quella più “Autoritaria e Diretta”, forse per alcuni più sgradevole ma necessaria in quei momenti in  la velocità di azione o reazione diventa essenziale.

 

 

Leadership 10

 

Comunicazione. Il Leader deve saper comunicare internamente e “vendere” il prodotto del proprio team all’esterno. Questo è un capitolo importante, che richiede un’analisi e una trattazione a se stante.

 

 

 

 

Queste, in definitiva, sono le qualità che personalmente ritengo debba possedere un “vero” e buon  Leader.

Quelle che ho sperimentato nella mia vita.

Le condizioni che ho riconosciuto essenziali per poter esercitare sul Team l’influenza necessaria per il raggiungimento unitario  dei risultati più alti.

 

 SINERGIA ED EMPATIA: POTENZIALE ESPLOSIVO

Solo con una adeguata Leadership possono essere garantite la sinergia e l’empatia che costituiscono le fondamenta solide sulle quali costruire lo spirito di squadra e il senso di alleanza e solidarietà. Condizioni che guidano verso la risoluzone dei problemi e il raggiungimento dei risultati.  Condizioni che divengono garanzia di condivisione, efficacia ed efficienza nelle decisioni e nelle azioni.

Il Leader deve infine garantire, con una adeguta Leadership da “primus inter pares”, il pieno supporto al Team.  Quel Team che poi gli restituirà, con gli interessi, ciò che egli ha investito.

Non è facile essere un buon Leader (o forse sarebbe meglio dire semplicemente “Leader”). Può essere molto pesante e difficile.

Non è però possibile per un buon Dirigente sottrarsi a questo compito. Non è possibile farlo nel mondo attuale, caratterizzato da grandi potenzialità e possibilità, ma anche da grandi rischi ed incognite.

L’alternativa, l’unica alternativa, è la gestione di un management a regime ridotto. E il profilarsi della sconfitta  e dell’uscita dall’arena della competizione e del mercato.

 

STA A TE SCEGLIERE DI ESSERE VINCENTE

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Contatti

 

Gianluigi Zanovello, friulano, attualmente Comandante dell’Aviazione Civile, ex pilota Militare con esperienza pluriennale su velivoli ed elicotteri. Ha fatto parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale – Frecce Tricolori per 10 anni occupando varie posizioni, tra le quali Leader della formazione in volo e Comandante dell’intero Gruppo. All’interno dell’Aeronautica Militare, ha ricoperto il ruolo di Comandante del Reparto Sperimentale di Volo e altri incarichi dirigenziali, sviluppando una grande esperienza operativa e di gestione di uomini e mezzi.